Prima fare, poi parlare.
La sinistra è sociale o non è scriveva Pino Ferraris sul manifesto.
In questi mesi abbiamo trovato conferma di questa citazione nel lavoro quotidiano, nel tentativo arduo e al tempo
stesso avvincente di cambiare la pelle al nostro agire politico dentro la crisi. Gruppi di Acquisto contro il
Carovita, Casse di Resistenza, Mercatini del libro usato sono stati i primi spunti che hanno dissodato il terreno e
riacceso a macchia di leopardo un partito che non aveva più pratiche spendibili da tanto tempo.
L'ultima di queste esperienze, quella delle Brigate di Solidarietà Attiva nel terremoto in Abruzzo, segna per certi
aspetti un salto di qualità enorme nell'organizzazione che nessuno di noi si aspettava, sia in termini numerici che
di qualità dell'intervento.
Riuscire ad aprire uno spiraglio, dentro lo schema impermeabilizzato della protezione civile, direttamente sul campo,
delineando un'altro tipo d'intervento basato sull'autorganizzazione popolare ha rappresentato e rappresenta per noi
un'esperienza straordinaria, che dovrebbe interrogare tutta la sinistra.
Un dato sembra emergere con forza in tutto questo lavoro che abbiamo fatto, la sinistra in generale, ed in questa
fase particolare il nostro partito, riesce a produrre nello spazio della solidarietà esperienze straordinarie,
mentre la destra sembra vincere nell'ansia sociale.
Il terreno della solidarietà non si traduce automaticamente nel conflitto sociale, ma lo rende più forte quando
questo si manifesta. Inoltre pur non avendo pensato che queste pratiche si traducessero immediatamente in termini
elettorali, abbiamo visto come, tendenzialmente dove queste si fanno registriamo riscontri positivi.
Ritengo che nei prossimi mesi dovremmo operare per favorire la ripresa del conflitto sociale dentro la crisi,
cercando al tempo stesso di costruire istituti di solidarietà e resistenza sociale unitari basandoci su queste
esperienze. Nei territori non bastano, seppur necessari, i coordinamenti tra partiti per ricostruire l'opposizione
sociale contro la crisi, occorre dotarsi degli strumenti adeguati ed utili socialmente perchè il semplice volantino,
o il comunicato stampa seppur importanti non bastano più, o si è utili o semplicemente non siamo.
Proporrei ad esempio un metodo di lavoro in questo senso con obiettivi verificabili, ogni coordinamento anticrisi
per essere considerato tale dovrebbe avere un GAP, un mercatino dei libri usati, una Cassa di Resistenza, un
picchetto antisfratto ...Continua a leggere
Così in un Circolo del PRC si combatte la crisi
Sara Scarafia (la Repubblica -edizione di Palermo- del 15 ottobre 2009)
Gli attivisti "Compriamo prodotti biologici e rivendiamo a prezzo di costo"
Gli acquirenti "Spendiamo poco e la qualità è alta. È un aiuto concreto ai conti familiari".
Già alle tre del pomeriggio davanti al circolo Vella di via dei Credenzieri, nel cuore del centro storico tra via
Alloro e la focacceria San Francesco, c´è una bella fila. Alle tre e un quarto la gente comincia a entrare alla
spicciolata in quelle tre stanze con le bandiere rosse alla pareti che ogni martedì si trasformano in un mercato
contro il carovita. L´apertura è fissata alle 16, la chiusura alle 20. Ma già alle tre le massaie e i pensionati
del quartiere, con i borsellini in mano e i carrelli porta spesa, aspettano di poter entrare.
Ci sono banane, uva e zucchine a 1 euro al chilo. Mele, pesche, pere e cavolfiori a 90 centesimi. Cipolle e limoni
a 0,60. Un mazzo di giri o di scarola a 35 centesimi, un cespo di lattuga a 0,50. E ancora una confezione da sei
uova a 1,50 centesimi, un chilo di pane a un euro. La signora Giuseppina si aggira fra le bancarelle improvvisate.
Ha già in mano un cestino di cachi e una confezione di uova. "Vengo qui tutti i martedì per risparmiare - dice -
la frutta e la verdura sono di ottima qualità. E i prezzi a portata di pensionata" ...Continua a leggere
Il Consiglio Comunale di Cuneo all'unanimità vota l'OdG di Rifondazione Comunista a sostegno dei Gruppi di Acquisto Popolare.
Ieri sera il Consiglio Comunale di Cuneo dopo un'ampia e articolata discussione su temi davvero "popolari"
(crisi, carovita, etc.) ha votato all'unanimità l'Ordine del Giorno presentato da Rifondazione Comunista sui Gruppi
di Acquisto Popolare, i G.A.P., nome mutuato dalla Resistenza per indicare organizzazioni spontanee di cittadini,
volte all'abbattimento dei prezzi di generi di prima necessità tramite l'acquisto collettivo e la contrattazione
diretta con il produttore.Il G.A.P cuneese creato grazie al tenace lavoro dei Compagni del Circolo PRC
"Rosa Luxemburg" di Cuneo ha iniziato ormai da mesi a distribuire tutti i sabati mattina cento chili di ottimo
pane comune a 1 euro al kg nella piazza principale di Cuneo, piazza Galimberti.
Il successo è stato immediato e le adesioni sono oramai centinaia: dal pane si è passati all'olio, alla pasta, al
riso, alla verdura, insomma la voce si è sparsa e abbiamo dimostrato che esistono importanti margini di recupero
sui prezzi quando si interviene sulla filiera distributiva, accorciandone i passaggi, producendo un effetto indotto
di calmieramento dei prezzi praticati dagli esercizi commerciali ed oltretutto anche una significativa ricaduta in
termini di qualità dei consumi...Continua a leggere
GAP Catania: In collaborazione tra la federazione PRC di Catania, i circoli Librino-zona sud e precari ed il centro sociale Iqbal Masiq, ogni Venerdì dalle 10:30 alle 12:30, da due mesi il GAP procede nella distribuzione di pane ad un euro al kg e con frutta (pere, mele, kiwi e fragole) e verdura( lattuga, fave, spinaci, melenzane, peperoni, zucchine e cetrioli)...
GAP Viareggio: Stamani a partire dalle 9.30 si è svolto il primo GAP nel quartiere Varignano a Viareggio. La distribuzione di pane, pasta e altri prodotti a prezzi calmierati ha avuto un successo straordinario. Gli attivisti e le attiviste che curano l'organizzazione del Gruppo d'Acquisto Popolare, sono stati letteralmente assediati, già nelle fasi di montaggio del gazebo, ...
GAP Palermo: Raddoppiano i GAP a Palermo e si apre il primo sportello legale. Grazie al grande successo popolare che sta avendo il GAP del mitico Circolo F. Vella di Rifondazione, superate alcune diffidenze, si sta estendendo rapidamente, a Palermo, la pratica del partito sociale ad altri circoli del PRC sia in città che in provincia...